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Ipertransaminasemia |
Scritto da Romanelli Roberto G. | |||||||||||
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La possibilità sempre più frequente ai nostri giorni di effettuare controlli degli esami ematochimici, come check-up periodico, pone spesso il medico di fronte all’evenienza del riscontro di una elevazione degli enzimi indici di citolisi epatica, ovvero dell’innalzamento delle transaminasi (AST/ALT) e/o della fosfatasi alcalina (FA) o della gamma-GT (γ-GT). Sebbene la presenza di tali enzimi sia ubiquitaria nell’organismo, la loro non rara alterazione in soggetti affetti da un’epatopatia cronica a differente etiologia esprime in genere la presenza di un danno epatico. Qualora l’alterazione sia confermata e dunque reale, è opportuno valutare l’entità dell’elevazione. Infatti, se l’innalzamento dei valori transaminasemici è compreso al di sotto di due volte il valore massimo normale, e non sono note le condizioni cliniche particolari che si associano all’incremento di tali enzimi e qui di seguito riportati in elenco (Tabella I), tale alterazione non è da considerare significativa. Infatti, il valore normale di laboratorio è da considerare la media ± 2 SD; ne consegue che il 5% dei soggetti normali presenta valori esclusi dai limiti massimi e minimi del range normale e il 2.5% di questi ultimi presenta risultati al di sopra del valore massimo normale. Tabella I |