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Polmoniti ab ingestis e da aspirazione nell'anziano |
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Il trattamento è quello della sindrome da stress respiratorio dell’adulto-ARDS che prevede l’intubazione endotracheale e la ventilazione assistita con pressioni positive alla fine dell’espirazione per tentare di attenuare l’insulto polmonare: PEEP=Positive End-Expiratory Pressare. Inutile risulta la BAL, cioè il lavaggio bronco-alveolare, dato che l’azione lesiva dell’acido è praticamente immediata e il suo assorbimento a livello dell’epitelio si verifica in pochi minuti. In caso si sospetti la presenza nell’aspirato di materiale corpuscolato è indispensabile eseguire una broncoscopia a fibre ottiche. Non è utile la profilassi antibiotica, mentre sarà indispensabile un’appropriata terapia con antibiotici in presenza di segni evidenti di sovrainfezione batterica, come febbre elevata e persistente, espettorato purulento e presenza di tipici focolai pneumoniti evidenziati dalla radiografia del torace: gli antibiotici più indicati sono gli stessi raccomandati per la polmonite ab ingestis. Nei casi in cui l’aspirazione non avvenga in un unico episodio rilevante per gravità al punto di concretizzare la Sindrome di Mendelson, ma si ripeta più volte, con materiale aspirato in quantità modesta in un lasso di tempo prolungato, si può avere l’insorgenza di una sintomatologia insidiosa che tende a cronicizzarsi. Essa è caratterizzata da tosse senza causa apparente, dispnea e facile affaticabilità dovuta a tracheobronchite cronica e nei casi più severi a fibrosi polmonare interstiziale con perdita di parenchima delle zone polmonari interessate, quasi sempre quelle basali di destra: ciò si verifica perché il materiale aspirato si deposita sempre in quelle zone del polmone che al momento dell’aspirazione si trovavano più in linea diretta con la trachea. Questo spiega l’importanza della posizione tenuta durante il riposo notturno e il perché le localizzazioni siano più frequenti nelle zone basali del polmone destro servito da un bronco principale che continua quasi verticalmente la direzione della trachea. A questa patologia, che si può prevenire elevando la testata del letto e neutralizzando l’acidità gastrica al momento del riposo notturno, sono soggetti i pazienti affetti da ernia iatale con reflusso gastro-esofageo e da acalasia dell’esofago. Prof. Filippo Nico |