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Polmoniti ab ingestis e da aspirazione nell'anziano |
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Per quanto attiene alle misure di prevenzione, queste vanno poste in atto solo dopo un’attenta valutazione delle condizioni cliniche e posturali che espongono il paziente al rischio di aspirazione rino ed orofaringea. Tale valutazione comprende il controllo dell’efficacia della tosse e della normalità dei riflessi orali, ma anche una scrupolosa verifica delle condizioni igieniche delle cavità paranasali e del cavo orofaringeo, da sottoporre, se necessario, ad un valido programma di bonifica sostenuto da un potenziamento delle difese immunitarie e della correzione, per quanto possibile, di tutte le cause responsabili del decadimento dello stato di salute. Nei confronti dei fattori di rischio più generali che rendono il paziente suscettibile ad andare incontro alla penetrazione nelle vie respiratorie di materiale destinato all’alimentazione, sarà indispensabile controllare la capacità dell’anziano di alimentarsi e di portare a termine il pasto senza inconvenienti come la comparsa di tosse, di senso di soffocamento, di rigurgito attraverso le vie nasali di parte del materiale ingerito. E’ altresì importante controllare il tipo e la consistenza del cibo che il paziente deglutisce con difficoltà o che addirittura provochi la comparsa di tosse o di altri sintomi. Nei pazienti disartrici è opportuno verificare la capacità di deglutire correttamente, dato che spesso disartria e disfagia coesistono nello stesso paziente, al punto che talora può essere utile avviare un programma di riabilitazione logopedica. E’ fondamentale assicurarsi che il personale assegnato all’assistenza di questi pazienti:
Qualora per condizioni cliniche particolari, come gli stati comatosi di diversa etiologia o forme molto gravi di compromissione dello stato di nutrizione, si renda necessario provvedere ad alimentare artificialmente il paziente, è importante essere consapevoli che la nutrizione artificiale, sia che venga attuata tramite sondino naso-gastrico sia mediante gastronomia percutanea endoscopica (PEG) non garantisce alcuna protezione nei confronti della polmonite ab ingestis, che è la causa più frequente di morte in questi pazienti. |