Un’importante scoperta scientifica è stata effettuata a Genova dal gruppo guidato dalla dottoressa Irma Airoldi, responsabile dell’Unità di ricerca “Immunologia e Tumori” finanziata dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) in collaborazione con il dottor Vito Pistoia, direttore del Laboratorio di Oncologia presso l’Istituto G. Gaslini.
Lo studio, in pubblicazione a luglio sul prestigioso giornale scientifico Plos One, ha portato all’identificazione della citochina IL-12, una specie di ormone prodotto fisiologicamente dall’organismo, quale potente agente anti-tumorale nell’adenocarcinoma polmonare.
Il tumore del polmone rappresenta la prima causa di morte nei Paesi industrializzati. Questa malattia da sola rappresenta il 20 per cento di tutti i tumori maligni nelle persone di sesso maschile ed è in progressivo aumento tra le donne. L’adenocarcinoma polmonare costituisce inoltre il tumore polmonare più diffuso nella popolazione.
Gli attuali approcci terapeutici, rappresentati da chemioterapia, radioterapia e rimozione chirurgica, risultano di limitata efficacia. Pertanto lo sforzo dei ricercatori in tutto il mondo è rivolto all’identificazione di terapie innovative più efficaci e meno debilitanti per il paziente. In questo contesto si inserisce la ricerca svolta presso l’Istituto G. Gaslini di Genova e finanziata prevalentemente dall’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro.
I ricercatori hanno dimostrato che gli adenocarcinomi polmonari di stadio precoce, cioè a migliore prognosi, posseggono il recettore per la citochina IL-12 e possono così essere bersaglio dell’attività di tale molecola. Al contrario gli adenocarcinomi polmonari ad uno stadio avanzato perdono spesso l’espressione del recettore di IL-12 suggerendo che il recettore della citochina IL-12 può rappresentare un marcatore prognostico favorevole. Inoltre, il trattamento delle cellule tumorali che esprimono il relativo recettore di IL-12 blocca la loro capacità di crearsi una rete di vasi sanguigni necessari per portare nutrimento alle cellule stesse. In altre parole, la citochina uccide il tumore polmonare per fame.
Lo studio ha portato anche all’identificazione di un altro meccanismo di blocco della crescita tumorale dovuto agli effetti della citochina sulle cellule normali (sane) del polmone che circondano il tumore.
Lo studio in questione ha dimostrato per la prima volta che le cellule normali del polmone che circondano il tumore sostengono la crescita del tumore, ma, in seguito al trattamento con IL-12, perdono tale funzione di supporto.
Lo studio, che apre quindi interessanti prospettive terapeutiche per il tumore polmonare, rappresenta un nuovo successo della ricerca dell’Istituto Gaslini sotto l’abile regia del Direttore Scientifico, Prof. Lorenzo Moretta. Al successo di questa ricerca hanno contribuito, oltre ad AIRC, altri gruppi del Gaslini (dottor Luis Galietta), dell’IST di Genova (dottori Grossi, Ferrini, Truini) e dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano (dottoressa Sozzi).
INFO Istituto Giannina Gaslini
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Commenti
Posted by Stagnaro on 02 lug 2009 at 20:40 GMT !
Purtroppo, nessun mass-media si è sentito in dovere di riferirlo o criticarlo. Non parliamo degli autori!Forse questi comportamenti sospetti svolgono un ruolo centrale nella desolante situazione attuale: l'epidemia cancro è in continuo aumento!
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